Il Tribunale di Milano riconosce il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, concretatosi in un evento mortale, anche al convivente more uxorio di ugual sesso. |
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Con la sentenza 12 settembre 2011, n. 9965 il Tribunale di Milano riconosce il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito, concretatosi in un evento mortale, anche al convivente more uxorio di ugual sesso.
La decisone, tuttavia, non va letta nel quadro di un generale riconoscimento ed equiparazione della convivenza omosessuale alla famiglia, legale o di fatto, ma di una situazione di sofferenza derivante dalla privazione della persona con cui si condivideva la vita e la comunanza di intenti e progetti in una stabile relazione sentimentale e di coabitazione.
Nel caso di specie il giudice di Milano ha condannato ad un anno e tre mesi di reclusione un automobilista colpevole di aver provocato la morte di una persona in un incidente stradale. Inoltre, è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno – sia patrimoniale che morale – sia all’anziana madre sia al convivente dell’uomo. Con riguardo alla posizione di quest’ultimo, si legge nel testo della sentenza che nel dibattimento è stata evidenziata la stabile relazione affettiva e di convivenza da quasi quindici anni con la vittima, con cui vi erano anche documentati intensi rapporti professionali.
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